Non solo Grotte di Frasassi ma….Itinerari nel Parco della Gola della Rossa e Frasassi
Quando pensi alle Marche per trascorrere le tue vacanze, subito la tua mente immagina i chilometri di costa con il suo mare cristallino, sabbia finissima e numerosi sentieri scoscesi che ti conducono alle spiagge più belle del Parco del Monte Conero. Le Marche però, non sono solo mare, ma anche natura, arte, archeologia e storia. Nell’entroterra marchigiano caratterizzato da morbide e sinuose colline, sono stati costruiti nell’antichità incantevoli borghi medioevali ricchi di storia e attrazioni da visitare almeno una volta nella vita che ti lasceranno davvero di stucco davanti alla loro particolarità e bellezza.
Uno di questi borghi medioevali è quello di Genga che, con il suo castello immerso nella natura incontaminata, domina la Gola di Frasassi all’interno del Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e Frasassi. Il Parco recentemente istituito si è trasformato fin da subito in un’oasi naturalistica rifugio di numerose specie di animali e di rapaci come il Lanario, l’Aquila Reale e in Nibbio Reale che nidificano negli anfratti delle rocciose e verticali pareti della Gola di Frasassi. All’interno del Parco della Gola della Rossa e Frasassi la natura milioni di anni fa ha iniziato la sua opera di costruzione delle meravigliose e bellissime Grotte di Frasassi che tutto il mondo ci invidia e che ogni anno ospitano migliai di visitatori provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo.
La scoperta delle Grotte di Frasassi risale al lontano 1971 quando un gruppo di 13 ragazzi del Gruppo speleologico Marchigiano di Ancona, vennero informati da un loro amico residente a Genga che, durante una sua passeggiata lungo la parete esterna del Monte Valmontagnana, vide per caso una piccola fessura grande quanto una mano. Dopo aver informato i suoi amici, incuriositi dal racconto di questo piccolo pertugio, si portarono sul posto ed iniziarono a scavare fin quando non riuscirono ad aprirsi un varco e ad entrare in una piccolissima grotta dove si faceva fatica anche a stare in piedi. Entusiasti della loro scoperta, mille pensieri si fecero strada all’interno della loro mente cercando di immaginare cosa ci potesse essere dall’altra parte della parete rocciosa.
Purtroppo però appena entrati la delusione nei loro volti prese il sopravvento perché non c’era nulla, solo una piccolissima sala senza nessun buco o fessura che permettesse loro di proseguire l’esplorazione. La forza di volontà che contraddistingue la loro giovane età e la spensieratezza che accompagnava i ragazzi in quegli anni diede loro una spinta notevole nel proseguire gli scavi, e sasso dopo sasso all’improvviso, colti di soprassalto, una fortissima folata di vento piena di polvere e terra li investì in pieno volto spegnendo anche le luci all’acetilene con le quali fino a quel momento si erano fatti strada all’interno Grotte di Frasassi. Rimasero al buio per alcuni secondi pensando che la Grotta volesse rimanere ancora isolata e sconosciuta all’uomo, conservando ancora chissà per quanto tempo uno splendido tesoro segreto all’interno della montagna, in cui grotte, stalagmiti e stalattiti si erano formate grazie all’azione millenaria dell’acqua che ha scavato la roccia.
Tutto questo però non fu più possibile perché gli speleologi anche se con grande difficoltà riuscirono dopo alcuni tentativi a scendere all’interno di quello che sarà chiamato “Abisso Ancona“, una delle sale più grandi per volumetria conosciute in Europa. Questi ragazzi nel 1971 ebbero la fortuna di scoprire un mondo sotterraneo sconosciuto, silenzioso, tranquillo, buio che si era formato parallelamente al mondo esterno che tutti noi conosciamo. Un mondo scandito da tempi, forme di vita e specificità tutte proprie. La scoperta delle Grotte di Frasassi fu un evento memorabile, straordinario e irripetibile.
L’Abisso Ancona, la Sala Duecento, la Sala delle Candeline, la Sala dell’Orsa e la Sala dei Pagliai sono le uniche sale a cui i turisti possono accedere attraverso una visita guidata della durata di circa un’ora e mezzo. La Sala Finlandia e la Sala Gentile da Fabriano invece sono le sale accessibili attraverso il percorso speleologico, un percorso avventura che farà vivere la grotta in mondo completamente diverso, ti permetterà di trasformarti per qualche ora in un vero e proprio speleologo. Le Grotte di Frasassi a Genga rappresentano per le Marche l’attrazione turistica con il maggior numero di visitatori ogni anno.
Non solo le Grotte di Frasassi…Tempietto del Valadier, Monastero di Santa Maria Infra Saxa e il Foro degli Occhialoni
Il Parco Naturale della Gola della Rossa e Frasassi non è solo le Grotte di Frasassi ma se vi trovate a Genga per un soggiorno di qualche giorno con la vostra famiglia ed i vostri bambini, l’Agriturismo La vita è Bella, una antica cascina completamente ristrutturata incastonata all’interno delle splendide colline marchigiane a confine con il Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e Frasassi, è il luogo ideale per raggiungere tutti i luoghi di interesse turistico grazie alla sua posizione strategica che in soli 5 minuti di auto ti permetterà di raggiungere siti turistici naturali, archeologici e storici.
Girovagando per Genga una escursione molto facile che chiunque dovrebbe fare, è quella che in soli 20 minuti vi conduce all’interno di un immenso androne della Grotta Beata Vergine dove nel 1800 circa è stato costruito con mattoni di travertino il Tempietto del Valadier, un tempo ospitava al suo interno la statua della Madonna con il Bambino realizzata dal massimo esponente del Neoclassicismo Antonio Canova. Il Tempietto del Valadier fa da cornice al Monastero di Santa Maria Infra Saxa, costruito in una architettura semplice ma affascinante perché il suo interno in parte è stato scavato nella roccia del luogo (calcare massiccio). Questo luogo nel periodo delle festività natalizie ospita il famoso Presepio Vivente meta di migliaia di visitatori che lungo il sentiero hanno la possibilità di ammirare decine di figuranti.
Genga e la sua Gola di Frasassi è proprio ricca di luoghi particolari da visitare. Uno di questi è il Foro degli Occhialoni, un suggestivo buco scavato nella roccia che dal piano strada ti permetterà di scorgere il cielo azzurro e soleggiato da parte a parte. Il Foro degli occhialoni è quello che rimane oggi di una antica cavità/grotta molto più ampia che il tempo e gli agenti atmosferici hanno disgregato e fatto collassare. E’ un punto notevolmente panoramico del Monte Ginguno dal quale si può anche scorgere l’ingresso delle Grotte di Frasassi noto alle persone che abitavano la vallata di Frasassi scavata e tagliata in due dal fiume Sentino, già a partire dal XIII secolo. Il Foro degli Occhialoni si può raggiungere a piedi percorrendo il sentiero n°117.
Le Marche sono terra di mare, arte, natura e storia da visitare più e più volte nella vita. Per soggiornare a Genga l’Agriturismo La Vita è Bella immerso nella natura incontaminata delle colline marchigiane è la soluzione perfetta per te e la tua famiglia, in quanto potrai godere del silenzio e della tranquillità dei boschi marchigiani e mangiare presso il nostro ristorante piatti tipici che ti faranno riscoprire i profumi e i sapori del cibo del posto.